La Cueva del Viento-Sobrado, situata nel comune di Icod de los Vinos nella zona nordoccidentale di Tenerife, è il maggior tubo vulcanico dell’Unione Europea, con una lunghezza di oltre 17 chilometri e al suo interno si trovano un’infinità di passaggi sotterranei. Il percorso ha inizio presso il centro dei visitatori, da dove partirà un veicolo che trasporterà un gruppo di non più di 16 persone a un luogo vicino all’ingresso. Si continuerà a piedi attraverso zone di coltivazioni in collina, pinete e lungo un’antica strada reale per un totale di 2 ore, calcolate dal punto di partenza. Si resta all’interno della grotta per circa 45 minuti.

Questo immenso parco di oltre 800 acri venne pensato per regalare ai newyorchesi una pausa dal trambusto della grande mela. Il progetto è riuscito così bene, che sdraiandosi all'ombra di uno dei suoi grandi alberi non ci si rende neanche conto di essere nel bel mezzo di Manhattan. Il parco ospita anche musei, eventi ed attività di ogni tipo, soprattutto durante i mesi estivi.

Circa il 60% della sua superficie è coperta dai pineti e dai boschi misti. Per vedere circa 2 mila animali e circa 140 specie, i visitatori possono seguire tre tragitti. Gli animali si trovano in condizioni simili a quelle naturali. Nel 2009 è stata aperta la zona per gli elefanti che si compone di un padiglione interno (1 300 m2) e di una zona esterna (2,5 ha) con piscina. All’interno dello zoo ci sono dei trenini che facilitano la visita. Sul territorio dello zoo c’è una roccaforte del XIX secolo aperta ai visitatori.

Il più grande parco cittadino (circa 100 ettari). Fino al XIX secolo una collina con il villaggio pittoresco Winiary (denominazione collegata alla coltivazione dell’uva), in seguito fu trasformato in un forte che faceva parte della fortezza di Poznań. Dopo la guerra fu trasformato in parco. Uno dei posti preferiti dagli abitanti di Poznań per il relax e lo sport, ha una ricca offerta di musei (Museo delle Armi „Poznań”), sul territorio del parco è stata collocata una delle maggiori opere all’aria aperta di Małgorzata Abakanowicz “Nierozpoznani”.