Il futuro è luminoso per la città delle luci. Eindhoven è la quinta città più grande dei Paesi Bassi ed è una moderna metropoli costruita attorno a un famoso stabilimento di lampade e lampadine. Oltre a ssere un vivace punto di incontro commerciale, è una perfetta destinazione dove trascorrere un week-end con strade pedonali affollatissime di negozi, ristoranti e caffè. È sufficiente noleggiare una icicletta e unirsi ai centinaia di ciclisti che vanno alla scoperta di questa città verde e accessibile su due ruote. Gli appassionati di cultura non potranno perdersi il Van Abbemuseum che ospita una delle dieci collezioni d’arte moderna del mondo. Affiancato da una famosa squadra di football e da un eccentrico centro congressi a forma di disco volante, Eindhoven è veramente in grado di soddisfare tutti i gusti.

Bucarest è indubbiamente un tesoro tutto da scoprire. Ristoranti, gallerie e musei appaiono ad ogni angolo di questa fiorente città. I turisti stanno a poco a poco scoprendo questo piccolo gioiello, incantati dal carattere autentico di Bucarest. Nonostante le reminescenze del periodo comunista siano ancora palpabili, la città è saldamente proiettata verso il futuro, senza mai dimenticare la sua storia. Bar e boutique di lusso dividono il centro con chiese ortodosse e gallerie d'arte, tutte dominate dall'imponente Palazzo del Parlamento.

Atene è probabilmente la capitale che in Europa ha subito i maggiori cambiamenti nell’arco degli ultimi anni. Nonostante Atene sia diventata una metropoli moderna riesce a dare la sensazione di una cittadina. Qui il passato incontra il futuro e gli antichi monumenti fanno da palcoscenico ad una città di tendenza. Sono proprio questi grandi contrasti a renderla una città così interessante da esplorare.

Ieri Nantes ispirava Jules Verne che ha tramandato per sempre i suoi profumi di iodio. Più tardi essa svilupperà una connivenza con i surrealisti. Nel 1987, la chiusura dei cantieri navali colpì la città che si reinventa attraverso il prisma delle culture. Da allora Nantes non ha smesso di stimolare l’immaginazione di artisti, architetti, paesaggisti e altri poeti. La creatività è ovunque, irriga lo spazio pubblico e rinnova incessantemente la destinazione.