Questa antica dimora, risalente al periodo del dominio ottomano, fa oggi parte del Museo di Sarajevo. Si tratta si uno degli esempi meglio conservati di tipica tenuta islamica e riesce a dare un'idea di come doveva apparire l'intera città tra il XVIII e il XIX secolo.

Molti dei musei e delle attrazioni più note si trovano sulla verde isola di Djurgården, anch'essa parte del Parco nazionale reale della città. Djurgården è anche famosa per le sue numerose aree di svago, dato che offre eccellenti possibilità per camminate, jogging, passeggiate in bicicletta e in canoa ed è il luogo ideale per un picnic. Se si viaggia con dei bambini Djurgården è una tappa obbligata: qui trovi le migliori attrazioni per i pià piccoli della città, a poca distanza l'una dall'altra.

Dopo una ristrutturazione esemplare, il Teatro Sociale ha riaperto i battenti ad aprile 2009- due secoli dopo la sua inaugurazione nel 1808-con un ricco calendario di manifestazioni.

Per patrimonio storico e artistico la basilica è il maggior monumento cittadino, tenuta in tanta considerazione da essere definita un tempo “Cappella della città”. Costruita nel 1137, conserva all'interno l'impianto romanico a tre navate divise da pilastri, ma è stato profondamente rimaneggiato nel XVII secolo, con marmi, stucchi, ornati e pitture. Lungo le pareti e ai pilastri sono appesi preziosi arazzi. A sinistra dell'ingresso si trova il sepolcro del cardinale Guglielmo Longhi, di Ugo da Campione. Proseguendo in senso orario, alla parete di fondo, si scorge il monumento a Gaetano Donizetti di Vincenzo Vela (1855) e, sopra l'arazzo della Crocifissione, il grandioso Passaggio del mar Rosso di Luca Giordano (1681). All'inizio della navata sinistra, si può ammirare il confessionale ligneo di Andrea Fantoni (1704). La Cappella Colleoni (così oggi viene chiamata la tomba del celebre condottiero Bartolomeo Colleoni , costruita tra il 1471 e il 1475) è un gioiello del Rinascimento Lombardo. La fastosità delle sculture dell’Amadeo e degli affreschi affidati a Giovan Battista Tiepolo, non deve far dimenticare la bellissima tomba della figlia Medea, a sinistra, che accompagna nel sonno della morte il celebre padre.