Questa "città nella città" è una comunità autoproclamata autonoma, sede di circa 800 residenti permanenti che hanno risollevato questo complesso militare abbandonato nel 1971. La "Freetown" (città libera) che hanno creato è stata inizialmente oggetto di controversie, ma con la sua forte enfasi sulla tolleranza, la comunità e l'ecologia alla fine ha ottenuto il riconoscimento dal governo e da allora ha acquisito fama e riconoscenza. La famigerata "Pusher Street" può apparire poco raccomandabile, ma tutt'intorno l'atmosfera è animata dalle graziose abitazioni e i giardini ben curati degli abitanti del luogo.